Una carta lorenese segnala già nel 1822 un
insediamento denominato Casetta della Concia ai piedi del borgo di Giuncarico,
fra la "Via da Castiglione della Pescaia a Siena" ed il torrente
Sovata. La "Casetta", probabilmente una conceria di tabacco ed attualmente
edificio di interesse storico, subì degli ampliamenti nei 100 anni successivi
fino al 1927, anno in cui la famiglia Amadori vi si insediò dapprima come
affittuaria e poi come proprietaria. Nonna Rosina condusse l'azienda agricola
in prima persona fino all'età di 94 anni, quindi la gestione andò a babbo
Giovanni che, quasi novantenne, passò a me le consegne. Oggi l'edificio, ben
ristrutturato e arredato con vecchi mobili di famiglia, è la nostra abitazione
e, dal 1994, ospita l'agriturismo.
In questi anni l'azienda è andata nella direzione della sostenibilitÃ
ambientale, con un uliveto e colture seminative "biologici", con la
passione per le erbe spontanee ed il loro uso in cucina e l'allevamento di
"galline felici" per la produzione di uova per casa e l'agriturismo,
con la produzione di grani antichi ed il loro recupero nella panificazione con
lievito madre, con la realizzazione di un impianto fotovoltaico e la
riconversione dell'impianto di riscaldamento a biomasse e solare termico che
hanno portato l'azienda verso l'obbiettivo "zero emissioni" di CO2.
Questo complesso intreccio fra radici personali e sensibilità ambientale
è una delle ragioni per cui il nostro agriturismo è fortemente connotato dalla
"ruralità " e rivolto verso un turismo sostenibile, differenziandosi
così dagli agriturismi/albergo in campagna completi di
telefono-televisore-frigobar in camera, di piscine squadrate e pratini
all'inglese che banalizzano il paesaggio e i colori della Maremma, ricchi di
servizi ma impersonali e, spesso, finti.